José Manuel Felices, medico, parla di un nuovo trattamento contro la caduta dei capelli: "Potremmo sognare di porre fine alla calvizie in cinque anni".

Per molti, i capelli sono simbolo di giovinezza e vitalità per milioni di persone. Tuttavia, la verità è che rappresentano anche uno dei maggiori grattacapi della medicina estetica. I trattamenti per la calvizie hanno fatto progressi negli ultimi decenni, ma la maggior parte di essi non fa altro che ritardare l'inevitabile: il restringimento del follicolo pilifero fino a perdere la capacità di produrre capelli. Ora, un nuovo studio apre le porte a un cambiamento radicale in questo approccio.

Il medico José Manuel Felices ha spiegato che la ricerca in corso mira non solo a rallentare il deterioramento dei follicoli, ma anche a riattivarne la crescita. "La novità di questo studio è che non cerca di rallentare il restringimento del follicolo, ma piuttosto di attivarne la crescita", ha osservato in una recente presentazione.

La procedura si basa sull'utilizzo di cellule staminali estratte dal grasso che circonda il follicolo, che agiscono come messaggeri biologici, inviando segnali di stimolazione. Per aumentarne l'efficacia, i ricercatori le combinano con l'ATP, una molecola chiave nella produzione di energia cellulare.

Felices ha illustrato questo concetto con un esempio molto esplicito. "È come mettere un power bank su quella cellula staminale per potenziarne l'effetto", ha aggiunto. Ha spiegato che questo approccio potrebbe rappresentare un balzo in avanti rispetto ai trattamenti attuali, che mirano solo a mantenere le dimensioni dei follicoli più a lungo senza riattivarli.

Lo studio è ancora in fase preclinica, il che significa che le sperimentazioni sono state condotte solo su modelli animali. Tuttavia, i dati iniziali sono incoraggianti. "Finora, mostrano miglioramenti nel 100% dei topi maschi e nel 90% dei topi femmine", sottolinea il medico.

I ricercatori insistono sul fatto che c'è ancora molta strada da fare prima che la terapia possa raggiungere la fase di sperimentazione clinica. La sua sicurezza, efficacia e fattibilità sugli esseri umani dovranno essere verificate, passaggi essenziali prima di poter passare alla pratica medica.

"Se si dimostrasse efficace e sicuro, e venisse incorporato nella pratica clinica di routine sugli esseri umani, potremmo sognare di porre fine alla calvizie in circa cinque anni", afferma Felices. Una visione che, se realizzata, rappresenterebbe una vera rivoluzione in dermatologia e medicina rigenerativa.

Sebbene la stima di cinque anni sia ancora ottimistica, questa linea di ricerca è promettente perché sposta il paradigma dall'arresto alla rigenerazione. Mentre farmaci più comuni, come minoxidil o finasteride, si concentrano sul ritardare la caduta dei capelli, questo nuovo trattamento mira a ripristinare la capacità del follicolo di produrre capelli.

La combinazione di cellule staminali e ATP potrebbe aprire la strada a terapie personalizzate per ogni paziente e persino essere integrata con tecniche come il trapianto di capelli per migliorarne i risultati.